ARCHITETTURA SPECIALE
Analizziamo un nuovo progetto dello studio giapponese UID Architects ed in particolare dell’architetto Keisuke Maeda, che ha realizzato la Machi House nel centro della città di Fukuyama. Un edificio inserito, lungo i lati lunghi, tra gli altri edifici esistenti ed affacciato sulla strada principale in direzione sud. L’orientamento nord-sud scelto è quello tipico degli insediamenti tradizionali giapponesi che con i loro principi consentono di ridurre i limiti antropici e migliorare la vivibilità degli spazi. E’ la ricostruzione di un vecchio edificio tenendo invariato il senso di scala e le dimensioni che stabiliscono un contatto tra il passato ed il presente unitamente alla presenza del giardino interno.
Il lotto è costituito da un rettangolo delle dimensioni di 5×18 metri con notevoli vincoli del luogo che il progettista ha pensato di ridurre proponendo una casa che racchiudesse in sè i due principali elementi dell’architettura giapponese: la luce solare e la ventilazione.
Il fulcro del progetto è un giardino interno sul quale si affaciano tutte le stanze che sono illuminate e ventilate naturalmente creando l’impresione di essere in uno spazio aperto e verdeggiante invece del centro urbano. L’illuminazione è ottenuta utilizzando sapientemente i lucernai e l’altezza dei soffitti in modo da creare ambienti con una loro autonomia pur integrandosi abilmente con le altre stanze. Il progetto è stato studiato ponendo particolare attenzione alla pianta ed alla sezione in modo da creare tutti gli ambienti con buona ventilazione ed illuminazione disponendoli con affaccio sul giardino interno con l’intento di fondere l’esterno con l’interno.
I raggi solari e le correnti possono entrare dai grandi lucernai e concentrarsi sul giardino interno ed in particolare sull’albero piantato al suo centro. Le foglie che si muovono con la brezza sottolineano la presenza del vento e della luce che rinfrescano ed illuminano tutti gli ambienti.
Una serie di muri sospesi che attraversano l’edificio in direzione est-ovest consentono di collegare visivamente tutti gli ambienti posti al primo piano.
La pianta dei due piani permette di osservare come sono stati distribuiti gli spazi e la sezione di verificare lo schema progettuale seguito.