Un edificio costruito a Milano dal nome già avvincente: Il Bosco verticale dell’architetto Stefano Boeri.
L’immagine dell’edificio inserito nello skiline della città ne evidenzia tutta la sua importanza come elemento architettonico di rilievo e d’avanguardia all’interno di uno scenario a scala europea.
Due torre di diversa altezza di 110 e 76 metri, adibite a residenza e ricoperte di varie specie arboree tra alberi, arbusti e piante floreali distribuite sulle facciate esposte al sole. Il bosco verticale ha la funzione di creare un microclima con la produzione di umidità e ossigeno e di assorbimento dell’anidride carbonica e delle polveri sottili purificando l’aria e fornendola pulita. Permette inoltre di proteggere le persone e le abitazioni dall’azione diretta del sole calibrando la temperatura su uno stato di benessere psicofisico.
Lo stesso concetto può essere moltiplicato sulla città originando un ricircolo naturale tra questi boschi ed i parchi della città sia sul sistema vegetazione che animale. Lo sviluppo verticale degli spazi consente di ridurre e controllare l’espansione urbana concentrando la densità in altezza piuttosto che in orizzontale.
Il bosco verticale diventa anche un simbolo sulla città modificando il suo aspetto esteriore nel corso delle stagioni offrendo una varietà di colori in relazione alle specie utilizzate e selezionate per le facciate più idonee al loro posizionamento in habitat naturali. E’ anche un modo per ristabilire il legame tra uomo e natura ricollocandolo in un luogo che è nella sua memoria storica.
Le immagini seguenti evidenziano la modalità di inserimento delle piante e degli arbusti nei balconi e l’effetto di tali spazi come aree di vivibilità esterna come piccoli giardini privati.
Il colore della fioritura delle piante selezionate si riflettono sulle facciate degli edifici ravvivandole in modo naturale dando vita ad uno sfondo uniforme.
Gli interni degli alloggi sono ariosi e luminosi con viste integrate con gli spazi esterni e scorci panoramici di rilievo.
Molti altri esempi dopo Milano sono stati richiesti realizzati o in via di realizzazione in molti paesi del mondo ripetendo l’esperienza utilizzando il concetto innovativo attraverso altre soluzioni architettoniche. La Cina, la Svizzera il Belgio, ad esempio, individuano in questo tipo di progetto un esempio distintivo e vincente per l’immagine della città futura e più vicina ai bisogni ed al benessere dell’uomo.
Alcuni esempi che sono degni di nota sono:
- La Torre Tao Zhu Yun Yuan in Taiwan
- La Torre dei Cedri a Losanna
- Naijing Vertical Forest in Cina probabilmente pronto per il 2018
- Quartiere ecologico a Bruxelles
