PADIGLIONE ITALIANO EXPO 2014
Il padiglione italiano sarà un punto nevralgico dell’ Expo e sarà costituito da due blocchi funzionali: il padiglione italiano, denominato “Palazzo Italia”, posto all’estremo del cardo, sulle sponde della Lake Arena, ed una serie di arre espositive, affacciate sul cardo, dedicate alle Regioni, alle Province e agli altri enti territoriali compreso il padiglione dell’Unione Europea occupando complessivamente un lotto di 1.500 mq.
Il Palazzo Italia sarà caratterizzato da 2.500 mq di spazi espositivi, 1.900 di spazi per eventi, 2.300 dedicati ad uffici e aree di rappresentanza e 1.500 per attività di ristorazione, comprensive della terrazza panoramica sulla Lake Arena. Il Padiglione sarà l’espressione della cultura e delle eccellenze italiane.La progettazione è stata affidata allo studio Nemesis & Partners insieme a Proger e BMS Progetti vincendo il bando di concorso internazionale con la partecipazione di 68 concorrenti. Il progetto ha come titolo “L’albero della vita”, un simbolo che consente di stabilire un contatto con l’uomo rigenerandolo e nutrendolo attraverso le sue fronde.
Il concetto essenziale è che il volume prende forma dal vuoto della piazza come luogo attraverso il quale si snoda lo spazio espositivo nei volumi architettonici in una relazione sistemica tra loro. Il padiglione italiano dovrà coniugare tre elementi architettura-paesaggio-natura simbolicamente espressi da vuoto-radici-foresta rompendo i confini rigidi della scatola espositiva creando armonia e coesione. “Attraverso l’immagine avvolgente e accogliente del nuovo Padiglione Italia intendiamo dare vita e forma al tema della connessione e della condivisione, e quindi al valore della Comunità, inteso sia come aspetto peculiare del Paese-Italia, sia come invito a tutto il mondo ad una maggiore responsabilità e solidarietà nella condivisione e gestione delle risorse del Pianeta.” così si esprimono i progettisti nel sintetizzare l’anima del progetto.
Continuano poi dicendo:”
L’articolazione volumetrica del progetto è basata su quattro blocchi principali, organizzati intorno ad un vuoto-piazza centrale, collegati tra loro da elementi-ponte; al loro interno sono organizzate le macro funzioni principali: area espositiva, auditorium, uffici e sale riunioni.
I quattro volumi architettonici, come se si trattasse di alberi, presentano degli appoggi massivi puntuali a terra che simulano le grandi “radici” del percorso espositivo del piano terra; gli stessi volumi, visti dall’ interno della piazza, aprendosi e ampliandosi verso l’alto, si liberano poi con “chiome” leggere, attraverso superfici vetrate su cui si allungano “rami” che in maniera dinamica tessono la trama di queste chiome.
La forma dell’edificio prevede inoltre un grande spazio interno aperto, la cui chiusura superiore sarà realizzata mediante un lucernario vetrato. Un livello mezzanino prevede lo spazio vivaio per attività ed eventi legati ai giovani talenti così come ai temi della ricerca e dell’innovazione”.
Il progetto è stato pensato energeticamente indipendente garantendo al massimo l’equilibrio tra produzione e consumo.
L’involucro è costituito da una pelle ramificata che ha una duplice funzione:quella di evocare una rete sociale e comunitaria ed una rete neurale come luogo di ideazione. La pelle esterna è quindi una tessitura naturale e preziosa, dalla geometria “libera” ma controllata con la funzione estetica e di controllo dell’irraggiamento solare. Quella immediatamente successiva ha un colore con tonalità naturali e calde, evocanti il legno, con lievi variazioni cromatiche dall’esterno all’interno dell’edificio.
Infine la pelle interna è costituita da vetrate dalla colorazione più fredda tendente al verde contribuendo a suggerire la metafora della chioma leggera che si apre tra i rami. Tali involucri a successione saranno resi evidente da una opportuna illuminazione diurna e notturna tale da far risaltare i singoli strati.