Los Angeles : J. Paul Getty Museum
Il Getty Center è la sede principale del J. Paul Getty Museum ed uno dei centri culturali più importanti al mondo. L’edificio è localizzato su una collina, lungo l’autostrada che porta a San Diego, al 1200 del Getty Center Drive, circondata dalle montagne di Santa Monica e dall’Oceano Pacifico dominando la città di Los Angeles. Nel 1953, il petroliere americano J. Paul Getty crea un piccolo museo privato nel suo Ranch in California. In seguito costruisce una sontuosa villa romana a Malibù nella quale colloca la sua collezione nel periodo tra il 1974 ed il 1997. Nel 1976 alla sua morte lascia in dono alla fondazione la bellezza di 1,3 miliardi di dollari per continuare il suo lavoro di collezionista. L’ingente somma viene utilizzata per la realizzazione della sede del Getty Center e per l’acquisto di opere d’arte di grande valore da ogni parte del mondo. Oggi le preziose collezioni possono essere ammirate all’interno del museo.
Si arriva al museo mediante una navetta su rotaie da un parcheggio su una vasta area ai piedi della collina dove sostano macchine e pulmann. Questo permette di far fluire velocemente il numero degli spettattori lungo un percorso panoramico fino ad arrivare alla piazza di accesso da cui si prosegue alla visita dei vari padiglioni seguendo un itinerario personale e diversificato.
Il progetto è stato affidato all’architetto Richard Meier nel 1984, che su una superficie di 87.000 metri quadrati ha disposto un complesso di quattro padiglioni (J. Paul Getty Museum, il Getty Trust Offices, il Getty Conservation Institute, il Getty Education Institute per le Arti) ad ogni punto cardinale per le mostre permanenti ed un quinto per le quelle temporanee oltre il Getty Information Institute, una serie di bar e ristoranti, gli edifici adibiti solo al personale, l’Auditorium e il Research Institute, a pianta circolare per la Storia dell’Arte e dell’Umanità, adiacente ai giardini centrali. Il passaggio tra i diversi padiglioni è definito attraverso giardini, passerelle a cielo aperto tali da rendere la visita dinamica e sorprendente con viste mozzafiato sul paesaggio e sulla città che rimane sullo sfondo.
Richard Meier ha previsto, per i visitatori, anche la possibilità di fare del giardinaggio, creando un’opportunità singolare di vivere lo spazio verde in assoluta libertà e pienezza. Il percorso di accesso alla piazza di ingresso del Paul Getty Museum consente ai visitatori di scegliere, con varie diramazioni, di entrare nell’edificio per guardare le opere d’arte o di visitare i giardini.
L’Atrio del Museo è costituito da un alto spazio cilindrico aperto sul cortile del Museo che conduce ad una serie di cinque padiglioni espositivi.
La continuità del Museo è interrotta da questi piccoli padiglioni che, ognuno col proprio cortile interno, si articolano in percorsi facilmente comprensibili. I dipinti, i manoscritti, le sculture, i disegni e le fotografie, illuminati con luce naturale controllata, sono esposti in sale che, ubicate al pianterreno del Museo, sono organizzate secondo un ritmo che permette piacevoli soste sui frequenti terrazzamenti all’aperto.
La forza di questo edificio, che apparentemente può sembrare austero e rigoroso nelle forme, è la relazione tra gli edifici e con il paesaggio ed il panorama. E’ un esempio architettonico che dona tregua e pace al caos della città californiana lasciando al visitatore la possibiltà di concentrarsi e assaporare l’arte come la bellezza delle viste panoramiche di Los Angeles.
Il connubio tra architettura e panorama, in questo progetto, è esaltato al massimo come la forte relazione tra spazio interno e spazio esterno. Il Getty Center non ha una singola immagine forte, memorabile. Non esiste un punto di vista privilegiato da dove si può mettere a fuoco l’intero Centro ma è un insieme di grandi momenti da cogliere e gustare. E’ solo camminando fra i suoi edifici che si percepisce l’unità organica e la sua natura articolata.
Il materiale scelto appositamente ed utilizzato a grande quantità è il travertino chiaro italiano che richiama la tradizione, la durata nel tempo, la solidità ed il calore proponendo un inserimento più controllato ed organico del complesso sul territorio. Di colore chiaro esso cattura la luce brillante del sud della California la riflette fortemente durante le ore mattutine creando, invece, un calore caldo e intenso nelle ore pomeridiane. Le 16.000 tonnellate di travertino sono state icavate dalla cava di Bagni di Tivoli, in prossimità di Roma, dove lo stesso Meier e il suo staff hanno lavorato per un anno per sviluppare un processo di taglio tale da produrre una finitura unica nel suo genere per creare l’effetto voluto dal progettista.
La luce naturale è, infatti, uno degli elementi più importanti dell’architettura del Getty Center. I padiglioni che ospitano le opere d’arte al piani superiori hanno muri esterni realizzati in vetro che permettono l’ingresso del sole sugli ambienti interni e le gallerie illuminandoli naturalmente prevedendo comunque speciali filtri per evitare di danneggiare le opere d’arte.
Le collezioni d’arte presenti all’interno dei padiglioni raccolgono opere di grande valore più importanti dei secoli scorsi. Di seguito vengono proposte le immagini di alcuni dei quadri esposti del XVI, XVII ,XVIII,XIX sec. come quelli, ad esempio, di Monet, Renoir, Van Gogh, Turner e di arredi, porcellane e argenti .